FORMAZIONE (per coppie, scuole e aziende)

Condividere le esperienze e le emozioni con persone diverse da te, sviluppare risorse potenzianti sull’esempio di altri e confrontarti con diversi punti di vista aiutano a uscire da una dimensione delimitata e ad avere una visione più ampia ed evolutiva del problema e soprattutto della sua soluzione.

    Il Gruppo è una risorsa preziosa!


     

    Conflitto? Si,Grazie!

    conflittoo
    Come trasformare il conflitto in opportunità di confronto e di crescita, individuale e relazionale.

    Percorso per scuole e aziende

    Il conflitto è inevitabile. Diversi punti di vista, diversi valori, diversi obiettivi, diverse posizioni: a ciascuno il suo. E la diversità genera spesso opposizione e competizione, tra due o più persone …

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    Il conflitto, manifesto o celato, se non gestito può avere effetti a catena nei gruppi di lavoro. Meglio allora farlo emergere e gestirlo in modo collaborativo per conoscersi e crescere, mantenere buone le relazioni interpersonali e ottenere migliori risultati, a scuola o in azienda. Come nasce il conflitto? Quali sono le diverse modalità per gestirlo? Perché non dobbiamo averne timore? L’obiettivo del percorso è rispondere a queste e altre domande e diffondere un nuovo approccio al conflitto volto ad una soluzione condivisa e soddisfacente per tutti. La metodologia adottata è prevalentemente esperienziale, con momenti di riflessione personale, a piccoli gruppi, giochi di ruolo. Il percorso base si articola in 4 incontri di gruppo di 2 ore, a cadenza settimanale. Un 5° incontro è fissato a circa due mesi dal termine del percorso ed è volto a monitorare il cambiamento.
    La proposta formativa é modulabile al caso concreto e agli obiettivi del committente.
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    Al di là della separazione: ciclo di incontri per riscoprire e sviluppare risorse individuali, genitoriali e relazionali

    litigio
    Gli incontri si rivolgono a persone separate o in corso di separazione con o senza figli, con difficoltà legate al passaggio dalla famiglia unita alla famiglia separata, sotto il profilo individuale, relazionale, organizzativo e genitoriale. Ogni incontro prevede una breve parte teorica, momenti di riflessione personale, esperienze a confronto e condivisione tra i partecipanti.

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    Il percorso si articola in 4 incontri di gruppo di 1 ora e mezza ciascuno, a cadenza settimanale, presente un solo partner. Il 5 incontro di follow up è fissato a circa due mesi dal termine del percorso ed è volto a monitorare il cambiamento:

    • Non più coppia, ma ancora persona e ancora genitore
    • Ascoltarsi e ascoltare
    • Comunicare bene fa stare bene!
    • Essere genitore e fare il genitore
    • Verso il cambiamento

    Il corso è semestrale e ha inizio a raggiungimento del numero minimo dei partecipanti.

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    Pa’ e Ma’ siete antichi!

     

    Come dialogare bene in famiglia

    Come dialogare meglio in famiglia
    A chi si rivolge?
    Incontri per adolescenti (13-18 anni) e i loro genitori condotti da:
    dott.ssa Cristina Cesana mediatrice familiare e di comunità
    dott.ssa Daniela Frizzele pedagogista clinica

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    A chi si rivolge?

    Il progetto “Pà e mà, siete antichi” si rivolge agli adolescenti (13-18) e ai loro genitori presso le agenzie educative (scuole, oratori, associazioni) o in contesti privati.

    Da chi è realizzato

    Gli incontri sono moderati in copresenza da un mediatore familiare e di comunità e da un pedagogista clinico o psicologo.

    Finalità e obiettivi

    La complessità del mondo di oggi, carente di ammortizzatori sociali adeguati, impone una comunicazione efficace circolare tra i diversi componenti del sistema famiglia per essere lei stessa generatrice di beni relazionali.
    Alla base di molti disagi e malesseri di adolescenti e adulti vi è spesso un deficit relazionale familiare: si parla poco, si parla male, non ci si conosce, non ci si aiuta, nasce il conflitto, si è soli, si sta male.
    La famiglia subisce molti stimoli sia al suo interno che dall’esterno e ciò crea situazioni di grande stress emotivo che possono degenerare, soprattutto in mancanza di relazioni famigliari di qualità.
    Cercare in proprio benessere attraverso un dialogo volto alla mediazione, aperto al riconoscimento dell’altro e all’ascolto reciproco dei bisogni fondamentali al di là delle rivendicazioni di posizioni è attualmente una priorità.
    Il progetto è volto a:
    – offrire a genitori e figli un nuovo spazio di parola, di condivisione e di scambio di esperienze;
    – rendere consapevoli genitori e figli dell’attuale oggettiva difficoltà relazionale generalizzata;
    – stimolare risorse e motivazione verso un possibile cambiamento relazionale;
    – ampliare le prospettive e proporre nuove modalità di dialogo tra genitori e figli;
    – sperimentare una forma di dialogo soddisfacente per creare relazioni familiari di qualità.

    Contenuti

    · Sguardo sociologico sulle dinamiche della famiglia di oggi e dei suoi bisogni fondamentali
    · La comunicazione circolare: l’arte di fare domande e il buon ascolto
    · Giudizio, pregiudizio, consiglio, ascolto attivo
    · Il riconoscimento e l’accettazione delle rispettive identità
    · La soluzione ‘giusta’

    Metodologia

    La metodologia di lavoro è in minima parte teorica e privilegia l’approccio interattivo del dibattito e dello scambio di bisogni ed esperienze dei partecipanti.
    In particolare, in occasione dell’ultimo incontro, si svolgeranno dei role playings con protagonisti genitori e figli volontari, mediati da un esperto. E’ prevista la somministrazione di un breve questionario di valutazione finale per rilevare osservazioni, valutazioni, ed eventuali richieste di approfondimento.

    Modalità organizzative

    Sono previsti n.3 incontri della durata di h.2:
    1 per i soli ragazzi
    1 per i soli genitori
    1 ragazzi e genitori insieme

  • Locandina corso